La parte più settentrionale della provincia di Chieti il paesaggio si presenta più arido, nella parte meridionale, più dolce e ricco di piccoli insediamenti sparsi. La provincia ospita anche buona parte del massiccio della Majella, la seconda montagna più alta della catena degli Appennini dopo il Gran Sasso d’Italia. Dai tormentati rilievi calcarei si passa poi ai dolci dossi collinari del subappennino, dove il paesaggio è caratterizzato da fenomeni straordinari come gli imponenti calanchi.
Molte zone della superficie presentano aree boschive e di ampia biodiversità. Per questo nella provincia vi sono molte riserve naturali, atte a salvaguardare, valorizzare e promuovere il patrimonio di boschi spontanei che vanta il territorio, e a creare delle barriere naturali di autodifesa per coltivazioni e vigneti.
Il litorale teatino viene chiamato Costa dei Trabocchi, per la presenza di pittoresche strutture da pesca in legno, oggi diventate attrazione per i turisti. Essa è una delle più diversificate della regione; vi si alternano tratti di spiaggia bassa e sabbiosa o di ciottolame a tratti alti e rocciosi che degradano sul mare.